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Il Feng Shui suscita sempre maggiore interesse perché riflette la necessità, che sempre più persone sentono, di fare ordine nella propria casa come nella propria vita e di creare un equilibrio armonioso tra l’ambiente che ci circonda e noi stessi, che ne siamo parte. Purtroppo però spesso l’argomento viene trattato in maniera superficiale e quindi si crea una certa confusione tra il significato profondo del Feng Shui e un approccio troppo semplicistico all’argomento.
Questo Libro delle Idee non si pone certo come guida al Feng Shui ma vuole essere un invito, per chi è interessato all’argomento, ad approfondirlo tramite lo studio, da cui deriva la comprensione profonda, e l’aiuto di veri esperti. Un invito che in realtà vale per tutti gli argomenti, il web ci permette di accedere velocemente a una moltitudine di informazioni ma questa facilità, in un certo senso, mina la nostra capacità critica e talvolta ci si accontenta della prima cosa che si legge, senza analizzarla o verificarla.
Dicevamo, riguardo al Feng Shui, che può capitare di trovare informazioni imprecise e che, in alcuni casi, ne distorcono la vera essenza. Vediamo qualche esempio di approccio di cui diffidare.
Se vi venisse consigliato di inserire nella vostra casa degli amuleti o degli oggetti che propiziano il benessere e la prosperità, sappiate che non c’entrano con il Feng Shui. Gli oggetti portafortuna esistono in ogni cultura e, come sappiamo, anche nella tradizione italiana ce ne sono tanti. Gli oggetti che generalmente vengono proposti non sono altro che dei portafortuna che fanno parte della tradizione cinese ma che non hanno attinenza con il Feng Shui.
Anche chi consiglia di accendere incensi o celebrare piccoli gesti rituali e propiziatori di qualche tipo, vi sta confondendo un po' le idee. Il Feng Shui è una saggezza molto antica che tende alla ricerca dell’equilibrio tra gli elementi dell’ambiente, di cui siamo parte, e il continuo e ciclico mutare e interagire tra essi.
Nessuno dovrebbe suggerirci di buttare tutto quello che abbiamo in casa per farla diventare come una dimora da cartolina dall’estremo oriente. Sicuramente liberarsi del superfluo è una buona idea, e non solo in base al Feng Shui, ma una delle tendenze attuali, che consiste nel possedere solo l’indispensabile e vivere in uno spazio il più possibile vuoto, è un’altra cosa. Anche se difficilmente ci potrà essere armonia in un ambiente troppo pieno e disordinato, quello che si vuole creare è l’equilibrio, non un arredamento minimale di ispirazione orientale.
Il Feng Shui non va confuso e trattato come uno stile architettonico o di arredamento. Non esistono input in questo senso. Anche una casa in stile rustico o moderno può seguire felicemente le regole del Feng Shui per raggiungere l’obiettivo che è sempre l’armonia.
Tutti i suggerimenti e le indicazioni che riguardano esclusivamente l’arredamento della casa, cioè la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e degli accessori, pur non essendo necessariamente sbagliati, non tengono conto dell’ambiente esterno, ovvero della disposizione della casa stessa rispetto all’ambiente circostante. In realtà, questo dovrebbe essere il vero punto di partenza perché la casa è parte dell’ambiente che la circonda e che la influenza.
L’ideale, quando si chiede una consulenza riguardo al Feng Shui, è che l’esperto possa verificare di persona come la casa si presenta, la posizione, l’ambiente circostante, l’orientamento e la luminosità per capire come è meglio intervenire. Non sempre è possibile ma sarebbe sicuramente preferibile poterlo fare. Un autentico esperto di Feng Shui non si baserebbe volentieri solo su fotografie, planimetrie e indicazioni incomplete.
Nel Feng Shui i quattro lati della casa sono rappresentati da quattro animali simbolici. A volte si crea una certa confusione tra l’orientamento della casa e la posizione degli animali simbolici ma retro, facciata, lato destro e sinistro, sono riferiti alla casa e alle stanze indipendentemente dall’orientamento geografico.
Un esempio in questo senso è dato dall’errata consuetudine con cui si identifica l’ingresso con la facciata della casa. Non è necessariamente così e questo è solo un esempio di quanto sia complesso applicare i principi del Feng Shui senza averli studiati e realmente compresi.
La disposizione dei mobili, come per esempio l’orientamento del letto, potrebbe essere fonte di incertezze perché in alcuni casi vengono dati degli input categorici in questo senso, come posizionare la tartaruga a nord e di conseguenza la testata del letto in quella direzione. L’indicazione però risulta più efficace e comprensibile se parliamo di non posizionare la testata del letto in posizione aperta e non protetta, indipendentemente dalla direzione.
Riguardo a quanto abbiamo appena detto, risulta evidente che, nel caso sia troppo difficile intervenire in maniera drastica sull’arredamento, se ci viene consigliato di posizionare su un determinato lato della stanza almeno un’immagine simbolica dell’animale che lo rappresenta, ci stiamo allontanando dai principi del Feng Shui e tornando alla superstizione.
Le case non sono tutte uguali e, come abbiamo detto, gli elementi che le circondano e la influenzano interagiscono tra di loro in continua ciclicità. Per questo motivo, troppa rigidità nel dare indicazioni universali e insindacabili riguardo all'arredamento non è sintomo di conoscenza profonda del tema.
Lo stesso discorso si può applicare ai colori e alle qualità che rappresentano. Dato che le case non sono tutte uguali, le indicazioni riguardo ai colori sono giuste in linea di principio ma, dal momento che gli elementi interagiscono tra di loro, potrebbe essere consigliabile qualche aggiustamento e quindi, troppa rigidità non è necessariamente la strada giusta.
L’argomento è molto interessante e sicuramente complesso quindi ogni semplificazione rischia di creare confusione comunque, se volete una piccola guida di base leggete qui.
