Il futuro in mano alla bioedilizia

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Green Frame House, AstoriDePonti Associati AstoriDePonti Associati منازل
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Il tema della sostenibilità è sempre più al centro dei dibattiti culturali che s’interrogano sul futuro dell’umanità ed è forse uno dei temi più vivi e accesi intorno all'architettura negli ultimi anni. Imprese edili, aziende specializzate e architetti stanno sviluppando nuove proposte tecnologiche per accontentare quella parte del mercato immobiliare che ha veramente capito cosa significa in termini pratici il concetto di sostenibilità: in questi progetti si cerca, attraverso tecniche particolarmente avanzate di costruzione, di sfruttare quanto meno possibile le risorse non rinnovabili del pianeta, a favore di quelle che invece lo sono. Concretamente tutto questo sforzo si traduce in un investimento sul futuro molto vantaggioso, sia per il nostro pianeta che non potrà consentirci questo tenore di vita a lungo, sia per il nostro portafoglio in quanto sul lungo termine si può rientrare dell’investimento effettuato all'inizio con una diminuzione dei costi dei servizi: parliamo di un risparmio sulla bolletta dell’acqua utilizzando opportuni sistemi di recupero o sulla spesa per la corrente elettrica potendo utilizzare maggiormente materiali di costruzione isolanti per sistemi di riscaldamento/climatizzazione a consumi zero, sfruttando al massimo l’illuminazione naturale, utilizzando per il proprio fabbisogno energetico impianti fotovoltaici di ultima generazione. Le soluzioni sono molte e in continuo sviluppo per arrivare il più vicino all'utopica casa a consumi zero. In questo Libro delle Idee abbiamo deciso di parlare di due progetti nati nella stessa città, Verona, e con due idee di sostenibilità leggermente differenti.

La Green Frame House

La Green Frame House è un’istallazione esposta alla fiera Abitare il Tempo a Verona e progettata dallo Studio AstoriDePontiAssociati. Il progetto non è una soluzione definitiva, ma vuole essere un ulteriore contributo alla discussione in atto in questi anni nel nostro Paese. Lo spunto di riflessione riguardo la sostenibilità pone l’accento sul recupero, focalizzandosi in particolare sui materiali. La struttura del container che ospita questa casa contemporanea è da intendere come atto provocatorio, che spinge verso una scelta estrema, magari futuribile.

La Green Frame House tende a focalizzare l’attenzione sul ciclo di vita di un prodotto fondamentale per la produzione industriale, riuscendo a trasformare completamente una struttura destinata ad essere dismessa in qualcosa che continua ad avere la sua forma esterna compatta, ma che si è adeguata egregiamente ad ospitare al suo interno la vita di tutti i giorni. La casa a due piani è composta da sei container standard, configurati secondo una pila sfalsata che aggiunge una variazioni al disegno complessivo. Le finestre sono state ricavate attraverso dei fori nella struttura, mentre al piano terra si sono ricavate delle grandi porte utilizzate come ingresso.

Il contrasto tra l’aspetto vissuto e consumato dell’esterno e il design e il comfort degli interni diviene parte del tema estetico principale. L’abitazione si sviluppa su 140 mq equamente distribuiti. Come si può vedere dalla foto, il fascino industriale della nuova destinazione d’uso del container è innegabile.

Il progetto prevede un impianto solare fotovoltaico sul tetto della casa con una turbina eolica per la produzione di energia rinnovabile. Il modello industriale improntato al profitto, derivato dalle spese e dal guadagno in termini monetari, assume in qualche modo una nuova immagine e un nuovo significato. La sostenibilità si dimostra quindi un tema apertissimo alla sperimentazione e alla messa in atto di idee che mirano a cambiare il futuro.

La Smart House

Smart House è un progetto dell’Arch.Michele Perlini che si trova nel quartiere cosiddetto “Sostenibile”, a pochi chilometri dal centro di Verona. Smart House consuma 12 Kwh/mqa di energia e produce una minima quantità di anidride carbonica (4 Kwh/mqa).  L’abitazione ha visto i progettisti impegnati nello studio attento dell’orientamento, della composizione architettonica e dell’ottimizzazione degli impianti, tutti fattori importanti grazie ai quali si è riusciti ad abbattere notevolmente i consumi. L’abitazione si sviluppa su due livelli con un disegno semplice e contemporaneo. La facciata esterna è dominata da legno e vetro ed è orientata verso sud, questo consente di ricevere una quantità di raggi capace di riscaldare la casa durante l’ inverno. In estate, invece, i frangisole automatizzati rendono freschi gli ambienti interni

La disposizione della casa prevede un piano terra con la zona giorno open space e i servizi. Gli interni sono contraddistinti dalla luce, dai materiali e dai colori chiari, con una prevalenza del bianco. Al primo piano si accede con una scala in legno, acciaio e vetro, rispettando così l’estetica della facciata esterna. I materiali non sono stati scelti a caso: il legno delle rifiniture e dei rivestimenti permette di isolare termicamente l’abitazione e di assorbire anche l’umidità. Il pavimento, inoltre, è provvisto di pannelli radianti alimentati da una caldaia a condensazione.

La camera da letto al piano primo è elegante e neutra, come tutto il tema che contraddistingue la Smart House. La finestra orizzontale diventa una vera e propria cornice per il panorama esterno che comprendere le colline intorno alla città di Verona.

Il bagno privato è un esempio di stile minimalista non molto marcato. Come una piccola spa, c’è spazio per una grande vasca centrale di un bianco purissimo. Le pareti in questo caso sono state colorare di grigio, creando così un contrasto cromatico e materico con i servizi.

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