Quanto Costa Mantenere una Piscina: Tutti i Costi

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La piscina è sicuramente il sogno di tutti coloro che posseggono una villetta in campagna dove poter trascorrere i mesi estivi. Ed è proprio quando le temperature si alzano e le giornate si allungano che verrebbe voglia di fare un tuffo nell'acqua fresca della piscina senza dover uscire di casa. In vero, installare una piscina in giardino non è particolarmente complicato e necessariamente costoso perché la spesa può essere calibrata in base alle proprie esigenze. Tuttavia, possedere una piscina significa maggiormente sostenere i costi di manutenzione e quindi è inevitabile chiedersi quanto costi mantenere una piscina; molte persone infatti temporeggiano per anni prima di procedere all'installazione, a causa dei costi mantenutivi che essa richiede.

In realtà, negli ultimi dieci anni, nuovi impianti e strutture all'avanguardia comparse sul mercato hanno permesso di abbattere notevolmente i costi di manutenzione di una piscina, rendendoli piuttosto abbordabili. Questi ultimi ruotano per lo più attorno alla qualità dell'acqua, che deve essere ottima se si vuole godere di un bel bagno rinfrescante e in tutta sicurezza: una piscina limpida e senza odori aggressivi è indice di assenza di alghe, del giusto grado di trattamento idrico e della pulizia della vasca. 

Con il presente articolo vedremo le 6 spese da affrontare ogni anno per mantenere meravigliosa e in perfetta efficienza la tanto desiderata piscina, facendo riferimento a un modello di medie dimensioni (10x5 m): le principali operazioni volte ad assicurare la corretta qualità e quantità dell’acqua, sono:  

- Reintegro dell’acqua

- Pulizia della vasca e controllo pH

- Ricircolo idrico

- Disinfezione dell’acqua

- Controlavaggio dei filtri o apertura e chiusura della piscina

Quanto costa mantenere una piscina: l'acqua

La piscina deve necessariamente essere riempita con acqua potabile, per motivazioni di carattere igienico e salutare. Dopo il primo riempimento, occorre provvedere a mantenere costante il livello dell’acqua, che sarà soggetta a costante evaporazione durante i mesi più caldi, ma anche a causa di un'operazione chiamata controlavaggio dei filtri, ossia la loro pulizia da materiale inquinante come limo, insetti, terriccio, capelli e piccole foglie che li intasano, reimmettendone quindi la quantità necessaria. In una normale stagione estiva l’acqua viene sostituita completamente almeno una volta, perciò il primo costo periodico da considerare è proprio quello per l’acqua, in media di 2-3 euro al metro cubo.

Di solito, l'operazione di svuotamento e riempimento della piscina (di qualsiasi tipo e dimensione) viene effettuata ad inizio stagione, quando la piscina viene nuovamente aperta per l’utilizzo estivo. In questa fase, le pareti e il fondale della piscina vanno puliti e trattati perché durante il periodo invernale si accumulano inevitabilmente impurità e sporco. Molti di quelli che posseggono una piscina preferiscono utilizzare l'acqua del pozzo di proprietà, per ammortizzare i costi relativi all'acqua utilizzata per il riempimento, ma si tratta di una scelta non proprio condivisibile poiché anche la qualità dell’acqua non deve essere un fattore da sottovalutare,  ed è molto meglio utilizzare quella dell’acquedotto comunale che permette di ridurre l’impiego di prodotti disinfettanti o anti-alga in futuro. Non è nemmeno più conveniente chiamare una cisterna in quanto il costo alla fine sarebbe addirittura maggiore di quel che si pensa. 

Quanto costa mantenere una piscina? Pulizia vasca e controllo pH

Com'è ovvio, gli esperti nel campo dell'installazione delle piscine sostengono che il pH dell’acqua deve essere mantenuto in un range di valori compreso tra 7.2 e 7.4, e di conseguenza risulta indispensabile pulire tutti i giorni la vasca, attraverso l'ausilio di un retino o un robot; in particolare, non bisogna dimenticare di controllare sempre il pH dell’acqua, specialmente dopo un temporale, mediante un kit di analisi, acquistabile anche online in media a circa 15 euro e riutilizzabile più volte, fino all’esaurimento dei prodotti indicatori.

La sterilizzazione dell’acqua della piscina è indispensabile per mantenere la vasca pulita e libera da batteri e formazioni di alghe: viene da sé che tale operazione richiede un consumo, che varia a seconda della tipologia di sterilizzazione scelta, ma comunque obbligatorio per ogni tipo di piscina, dalla classica a skimmer, a quella a sfioro, interrata o fuori terra.
Di solito la maggior parte delle piscine viene costruita utilizzando la sterilizzazione al cloro, che costituisce il tipo di disinfezione più conosciuto. Tuttavia, negli ultimi quindici anni si sono diffusi anche altri tipi di sterilizzazione dell’acqua attraverso l'utilizzo di elementi di origine naturale e meno invasivi, quali il sale e il magnesio.

Ricircolo idrico giornaliero e disinfezione settimanale dell'acqua

La salubrità dell'acqua viene mantenuta anche dal ricircolo idrico, che consiste nell’aspirare e filtrare i materiali estranei caduti accidentalmente (piccoli insetti, foglioline e impurità varie) e reimmettere l’acqua della piscina senza svuotare la vasca. L’operazione giornaliera di ricircolo, per una piscina di standard a uso privato, dura in media 4-5 ore e necessita dell’accensione di una pompa elettrica di 750 watt, pari a un costo elettrico giornaliero di circa 0,80 euro.

Settimanalmente invece, occorre effettuare la disinfezione dell’acqua con apposti prodotti a base di cloro, ossigeno o bromo. Ovviamente, tutto dipende dallo stato qualitativo dell’acqua e potrebbe essere inoltre necessario utilizzare anche prodotti per prevenire la formazione di alghe, incrostazioni di calcare o schiuma. In media, il costo delle pasticche di cloro per una piscina privata standard è di circa 250 euro ogni tre mesi, salvo necessità di trattamenti d’urto.

Operazioni stagionali

Per far sì che gli impianti funzionino al meglio, preservare la qualità dell'acqua evitando quindi costosi svuotamenti, onerosi trattamenti d'urto al cloro o addirittura la rottura delle pompe, bisogna entrare nell'ottica che chiudere e aprire correttamente la piscina è essenziale per evitare danni e quindi ulteriori spese, di qualsiasi entità. Infatti, non di rado accade che maldestre operazioni di spegnimento degli impianti possono causare, ad esempio, il compattamento della sabbia e il conseguente malfunzionamento dell’impianto. Data le delicatezza di queste operazioni è bene affidarsi a ditte specializzate nel settore e considerare un costo medio per questi servizi di circa 1.500-2.000 euro annuali.

Come risparmiare sui costi annuali

Come per ogni investimento importante, esistono degli escamotages che consentono di far risparmiare sui consumi di acqua, energia elettrica e prodotti chimici. Questi piccoli trucchi sono: 

- effettuare una manutenzione regolare e precisa dell'impianto, affidandovi a un personale qualificato ma anche aggiornato sulle recenti innovazioni tecnologiche.

- sostituire i classici fari alogeni con quelli a LED di ultima generazione, con un risparmio sulla bolletta elettrica che può arrivare all'80%;  

- utilizzare la copertura estiva, la quale oltre a impedire la normale evaporazione dell’acqua, mantiene la vasca calda e più balneabile; inoltre, essa ripara la piscina, preservando l'acqua dalle impurità, diminuendo la necessità di attivare il lavaggio dei filtri. 

- optare per un materiale filtrante diverso dalla sabbia, che permette di poter effettuare i controlavaggi ogni 3/4 settimane anziché ogni settimana.

- dotarsi di pannelli fotovoltaici o solare termico per eliminare o ridurre sensibilmente il consumo energetico.

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